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34. Francesco Sforza al doge di Genova 1452 gennaio 9 Lodi

Francesco Sforza scrive al doge di Genova di essere molto dispiaciuto che egli abbia dovuto arrestare Paolo Spinola per aver disobbedito a suo fratello Corrado. Ciò tanto più gli spiace perché ha saputo da Giorgio Spinola che Paolo ha fatto di tutto per il ritorno di Filippo, cosa, questa, per cui caldamente lo prega di voler liberare Paolo.

Domino duci Ianue.
Havendo nuy inteso che la vostra signoria ha facto sustenire il nobile Paulo Spinula per la inobedientia ha usata cum Conrado, nostro fratello, a noy è molto rincresciuto che habia facto cosa che spiacia et sia ingrata alla vostra signoria, et similiter del sconzo de dicto Paulo ne rincresce perché, secondo ne ha significato lo egregio Georgio Spinula, dicto Paulo ha facto quanto ha potuto per la reductione de Filippo Spinula et l'ha confortato assay ad volerse redure. Per la qualcosa pregamo la vostra signoria che a nostra singularissima complacentia, usando clementia cum dicto Paulo, lo voglia fare liberare. Et de ciò ne compiacerà tanto la signoria vostra quanto de veruna altra cosa che ne podesse accadere de presente. Data Laude, die viiii ianuarii 1452.
Cichus.