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344. Francesco Sforza ad un corrispondente ignoto 1452 aprile 4 Milano

Francesco Sforza promette all'ignoto corrispondente di fargli avere in estate notizie che gli piaceranno; si dichiara disponibile a fare per Carlo VII e per re Renato qualunque cosa che sia loro grata.

[ 109r] (a) et quanto haveti facto in nostro favore et beneficio, del che, dato che a nuy non sia cosa nova, summamente ve rengratiamo, confortandove, benché siamo certi non bisogne, ad perseverare et fare lo simile in lo advenire, che haveti facto per lo passato, como è la nostra ferma fede et speranza in vuy, perché tucto quello ne haveti facto et fareti in nostro beneficio poreti dire farlo per vuy medesmo. Nuy in questa estade speramo de fare de qua in modo che ve farimo sentire delle novelle che ve piacerano, et ne sereti ben contenti. Perhò non dicemo altro se non che quando vedeti che possamo fare cosa che (b) grata sia alla mayestà del Re de Franza et del re Renato et cossì a vuy, advisatine ch'el farimo de bona voglia. Data Mediolani, die iiii aprilis 1452.
Persanctes.
Cichus.


(a) Il testo della missiva è incompleto perché la carta 108 manca.
(b) che in interlinea.