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366. Francesco Sforza al capitano del distretto di Novara 1452 aprile 14 Milano

Francesco Sforza avverte il capitano del distretto di Novara che gli uomini della podestaria di Casilino sono restii, a causa di una vertenza fraloro, a pagare il bimestrale salario podestarile dovuto alla Camera ducale. Vuole che costringa gli uomini di Casilino, Gravozo, Arcamairano, Ponzana, Pisirengo e Fisrengo, a pagare al tesoriere ducale in Novarala quota spettante a ciascuna terra. Siccome gli uomini di Valcera non hanno versato alla Camera ducale il salario bimestrale del podestà, comanda al capitano di detenere, ovunque li trova, gli uomini di dettalocalità fin a quando non avranno regolarizzato tale contributo, così come avviene anche agli uomini di Oleggio, tenuti a tale esecuzione entro tre giorni.

Nobili viro capitaneo nostro districtus Novarie.
Como siamo avisati, pare che li homini della podestaria de Casilini siano difficili et renitenti a pagare alla Camera nostrali denari del salario de duy mesi del suo potestate da fire retenuto secondo l'ordine a tucti li altri officiali generalmente servato, perché tra essi homini vertisse differentia della contributione del dicto salario. Il perché non intendendo nuy patire sinistro alcuno de dicti denari per casone della predicta differentia, volemo che astrenzi li homini delle infrascripte terre, cioè Casalino, Gravozo, Archamayrano, Ponzana, Pisirengho et Fisirengho ad pagare et mandare al tesorero nostro in Novara, cadauna terra per la ratta soa, li denari del predicto salario de duy mesi per questa volta tanto, perché, decisa puoy che serà la dicta differentia, saperano li dicti homini quello haverano a fare. Et perché li homini da Valcera fin ad hora non hanno exbursato alla prefata Camera el salario de duy mesi del suo potestà, te commettiamo che in cadauno loco dove si ritrovarano alcuni d'essi homini, li faci destinire da non fire relaxati per fin haverano mandato al dicto thesaurerio 118v overo qui alli Maestri del'intrate nostre, li dicti denari, facendo fare cossì contrali predicti homini, como li altri che resteno debitori per la dicta casone, et maxime contra quelli da Olezo, tale executione, et cossì virile che fra tri dì (a), alla più longa, li dicti denari sieno pagati, et non expectando più littere sopra de ciò (b). Como faray subito advisane. Data Mediolani, die xiiii aprilis 1452.
Cancellarius Magistrorum intratarum.
Cichus.


(a) in interlinea.
(b) Segue per dicta caxone espunto.