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37. Francesco Sforza a Lanfranco Galimberti 1452 gennaio 10 Lodi

Francesco Sforza risponde a Lanfranco Galimberti, commissario della cittadella di Novara, di essere molto dispiaciuto che Giorgio Caccia abbia impedito l'esazione del debitore della Camera ducale con il trattenerlo in casa sua. Quanto alla lamentela dei provisionati che si lamentano perché non si faloro dare legna e che, perciò, bruceranno gradice e travetti, il duca dice di considerare bene la differenza che corre fra quei provisionati e i fanti a guardia delle fortezze: questi sono trattati nel modo che lui conosce e sono pagati a Pavia. Che dicano di aver avuto legna in altri posti, questo non lo sa, ma se bruceranno gradice o faranno qualche altro danno nella cittadella, questo glielo farà pagare e se lui non glielo dirà, si rifarà con lui.

[ 18r] Lanfrancho Garimberto, capitaneo citadelle Novariensis.
Havimo recevuto le toe littere, alle quale respondendo, et primo, alla parte de misser Zorzo Caza, quale habia impeditala exactione delli denari tocano alla nostra Camera in mantellare in casa soa quello contadino debitore della Camera nostra, dicemo che molto n'è spiazuto tale acto, et scrivimo per le alligate la intentione nostra a dicto domino Zorzo, siché farali presentare lalittera. Alla parte de quelli provisionati che se gravano che non gli faciamo dare dele ligne et che brusarano le gradice e traveti, et cetera, dicemo che consyderemo molto bene la diferentia è fra quelli provisionati et l'altri fanti che guardano le forteze, e non sonno tractati equaliter questi como l'altri, perché questi sonno tractati nel modo che tu debe sapere et receveno il suo pagamento a Pavia, como tu say, et che dicano havere havuto ligna in altri nostri lochi non sapemo questo, ma bene te dicemo (a) che se brusarano le gradice, o farano altro damno in quella nostra citadella, gleli farimo molto bene pagare. Et cossì volimo che tu ge dichi per nostra parte, et se farano che da fare non sia, et non ne avisi imputarimo a te. Data Laude, die x ianuarii 1452.
Cichus.


(a) Segue questo depennato.