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377. Francesco Sforza al podestà di Tortona e ai Presidenti agli affari di Tortona 1452 aprile 18 Milano

Francesco Sforza richiama il podestà di Tortona, negligente all'ordine datogli di provvedere a quanto dovuto ai soldati del Colleoni, danneggiati fraudolentemente da Lancillotto. Se non obbedirà, sarà costretto ad usare altri modi con lui per essere assecondato. Cerchi pertanto di accordarsi in ciò con Ludovico da Bologna, commissario locale.

[ 123r] Nobilibus dilectis nostris potestati ac Presidentibus negociis civitatis Terdone.
Non pocho ne maravigliamo de vuy in non havere exequito quanto per nuy ve è scripto intorno al debito da farse a quelli soldati del magnifico Bartholomeo Coglione, maxime intendendo che la convenctione facta fraudolentamente per quello Lanzalocto non habialoco. Per la qualcosa volemo che, recevuta questa, senza altra contradictione o resistentia faciati fare il dovere alli dicti soldati ad chi l'haveti a fare, altramente non poteressimo contenere che non ce dolessimo de vuy et fariace bisogno tenire delli altri modi per li quali veneriano ad essere satisfacti, perché non deliberamo havere tucto lo dì questo rechiamo alle orechie. Siché vogliati concordarvi ed intendervi per casone de ciò cum Ludovico da Bologna, nostro commissario lì. Data Mediolani, die xviii aprilis 1452.
Andreas Fulgineus.