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378. Francesco Sforza al vescovo di Novara 1452 aprile 19 Milano

Francesco Sforza avverte il vescovo di Novara che gli manda il suo messo Bartolomeo da Pisa perché possa ritornare da lui con i promessi cinquecento ducati d'oro, non solo, ma anche con gli altri trecento del clero, avendone estremo bisogno per alcune cose importanti.

Domino episcopo Novariensi, et cetera.
Benché la vostra paternità ne dicesse a dì passati de portarne quelli ducati cinquecento d'oro, di quali ce subvenete liberalmente a questi nostri bisogni, tamen, perché al presente restringe el bisogno per alcune cose importante al stato nostro et maxime in expedire questa nostra famiglia, preghiamo et confortiamo la vostra signoria che la ne vogli subvenire de presente deli dicti denari et darli al presente nostro messo Bartholomeo da Pisa, quale mandamo lì con questa fiducia che ne debba portarli. Nel che iterum confortiamo et advisamo essa vostra signoria che, subito vedutala presente, lo vogli expedire ch'el ritorni da nuy con essi denari quali al presente nuy haremo assay più accepti che se quella neli portasse di sua propria mano. Et non manco la rechedemo et confortiamo che li piacia provedere et fare per ogni modo che quelli altri trecento ducati del chierigato se habiano de presente et farli numerare al dicto messo, perché al presente non habiamo altro modo de satisfare ad questo nostro bisogno per altra via. Mediolani, 19 aprilis 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Christoforus Franciscus.