Registro n. 13 precedente | 382 di 1330 | successivo

382. Francesco Sforza al clero alessandrino 1452 aprile 18 Milano

Francesco Sforza avverte il clero alessandrino, oltre ad informarne il collettore della sovvenzione, che invialì un messo di suo fratello Corrado, cui ha destinati i cento ducati d'oro dovuti alla Camera ducale. Tale messo soggiornerà lì, aloro carico, fino a quando non avrà ricuperata l'intera cifra.

Venerabilibus viris dominis de toto clero Alexandrino nec non collectori subventionis ibi nobis dilectis.
Havimo assignato al magnifico nostro germano signore Conrado quelli ducati cento d'oro, de quali setti debitori della Camera nostra per la compositione facta, che crediamo per la maiore parte debbano hormay essere [ 124v] riscossi. Pertanto vi confortiamo, caricamo et stringemo che, subito vedute le presente, debiate numerare o fare numerare al portatore della presente, suo messo, che viene lì per questa casone tucti quelli denari che sonno rescossi et cossì quelli che restano ad scodere, el quale resto vogliati fare pensiero ad recuperare per ogni modo et via expediente et non differire più in longo questa cosa, perché questo è facto importante al stato nostro che non pò patire più dimora. Siché vogliate subito expedire el dicto messo, che non stii lì impazato, perché starà pur alle vostre spese finché li dicti denari siano scossi integramente. Data Mediolani, die xviii aprilis 1452.
Christoforus Franciscus.
Cichus.