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383. Francesco Sforza a Pietro Campofregoso 1452 aprile 21 Milano

Francesco Sforza chiede a Pietro Campofregoso, doge di Genova, di avere per ricommendato Pellegrino da Carmayno da cui il consigliere ducale Giovanni d'Alessandria aveva inteso che aveva certe informazioni per danneggiare i Veneziani. Il duca ha voluto sapere tale informazioni direttamente da Pellegrino e ritiene gli saranno di grande utilità in futuro.

Illustri domino tamquam fratri nostro carissimo domino Petro de Campofregoso, Dei gratia Ianuensi duci.
Già più dì passati fossimo advisati da domino Zohanne de Alexandria, nostro consigliero, come lo nobile Pelegrino da Carmayno haveva certi avisamenti da podere dare botta a Venetiani, nostri inimici, li quali per volere intendere fecino dire al dicto Pelegrino venisse fin (a) qui da nuy et cussì li venni, et hanno dicto cose, quale ne sonno assay piaciute, ma non ce pare de prosequirle de presente, ma con lo (b) tempo che crediamo ne serano molte utile. Ritornando adonque dicto Pelegrino ad [ 125r] Zenova de presenti finché serà il tempo de mandare per luy, pregamo la signoria vostra che per nostra contemplatione lo habbi per ricommendato, perché de ogni bene et bono tractamento gli farà la signoria vostra ne haveremo singulare conten(te)za. Data Mediolani, die xxi aprilis 1452.
Ser Iohannes de Ulesis.
Cichus.


(a) Fin in interlinea.
(b) con lo ripetuto.