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400. Francesco Sforza al podestà di Trecate 1452 aprile 25 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Trecate di informarlo del risultato della sua indagine sulla colpevolezza o meno del saccomanno, chiamato Giovanni Bianco, che egli detiene per il furto di una certa quantità di pesci. Ovviamente se risulterà innocente, sia liberato, altrimenti nulla faccia di nuovo prima di una risposta ducale.

Prudenti viro dilecto potestati nostro Terchate.
Tu debbe havere sustenuto uno sacomano, giamato Iohanne Bianco, imputato de certa robbaria de una somma de pessi, et perché deliberamo se el se trova culpevole et haver comessa dicta robaria che el sia punito et, quando che non, ch'el sialiberato. Volemo et comettemote che tu ne avisi de tuta quella informatione e chiareza che tu poteray havere sopra questa fazenda, et se l'è culpevole ho non, non relasando però fino a tanto che tu non haveray altro da nuy. Data Mediolani, xxv aprilis MCCCCLII.
(a) Iacobus.
Cichus.


(a) Precede Ioha depennato.