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402. Francesco Sforza ad Antonio da Fabriano 1452 aprile 26 Milano

Francesco Sforza avverte il famigliare ducale Antonio da Fabriano che, sicome i Presidenti e gli Anziani di Tortona gli hanno fatto osservare che alcuni con il pretesto dell'esenzione, ricusano di contribuire per il sale, egli precisa che nessuno, esente o non, è sottratto alla contribuzione del sale.

Prudenti viro Antonio de Fabriano, familiari nostro dilecto.
Secondo ne scriveno li Presidenti et Anciani della città nostra de Terdona sonno alcuni che sotto pretesto de exemptione recusano contribuire per lo sale, et perché niuna exemptione se extende al facto del sale et anche nostra intentione non è che alcuno se tira indreto da contribuire alla impositione del dicto sale, volemo et te commandiamo che astrenzi cadauno sia chi si voglia, et cossì, exempto como non, ad contribuire per lo dicto sale, nonobstante exemptione alcuna. Et cussì ne faray advisati li Anciani, adciochè più promptamente se possa mettere ordine alla satisfactione. Data Mediolani, die xxvi aprilis 1452.
Geronimus, cancellarius domini Angeli Simonette.
Iohannes.