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406. Francesco Sforza a Moler Othman 1452 aprile 29 Milano

Francesco Sforza si avvale della cordialità mostratagli da Moler Othman, re della Barberia, con l'invio dei suoi ambasciatori per chiedergli di voler far fare delle ricerche di un giovane di venticinque anni, di cui si segnalano alcuni dati somatici, il cui nome è Corrado dal Borgo della città di Cremona. Egli è scomparso dodici anni fa e ora si presume che sia nel suo paese. Desiderio del duca è di restituirlo al padre.

[ 132v] Serenissimo principi et excellentissimo domino domino honorandissimo domino Moler Othman, regi Barbarie, et cetera.
Serenissime princeps et excellentissime domine domine honorandissime, lo omnipotente Dio conservi et accrescala vostra mayestà in felice stato per lo amore et caritate, la quale ne ha monstratala vostra serenità per la visitatione deli vostri honorandissimi ambassatori ne presta ardire a domandare uno singulare piacere et contentamento alla vostra excellentia. Quello che voressimo è questo: già sonno circa dodeci anni et più che uno zovene de etate de anni circha xxv, nominato Conrado dal Borgo della nostra città de Cremona, figliolo de uno nostro cavallero, nominato domino Iacomo, se disperse et may non se potè sapere dove el fosse, salvo che adesso, per certi signali dati, se credi et presume ch'el sia in lo paese della vostra excellentia, ma non se sa in quale terra né su quale galea. Questo iovene è de bona statura et grandeza, alborosso, cum duy oghi belli et grossi; et perché siamo molto desyderosi de haverlo per poterlo havere per restituire al padre, pregamo quanto più possiamo la serenità vostra che se digni per nostra complacentia fare vedere et investigare per tucto lo terreno et dominio suo s'eI dicto Conrado se ritrova et mandarnelo a Genova. Offerendosi sempre alli piaceri et commandi della serenità vostra. Data Mediolani, xxviiii aprilis 1452.
Ser Iacobus.