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407. Francesco Sforza a Giovanni da Alessandria e ad Antonio Guidobono 1452 aprile 28 Milano

Francesco Sforza esprime a Giovanni da Alessandria e ad Antonio Guidobono la sua soddisfazione per il buon trattamento usato verso l'ambasciatore del re di Barberia, che è stato congedato con regali di belle armature, astori, drappi e altre cose per il Re, oltre a indumenti dati agli accompagnatori dell'ambasciatore, che ha pure visitato il castello di Pavia. Il duca vorrebbe che il doge esentasse dal dazio i regali fatti all'ambasciatore, ma qualora ciò non fosse possibile se ne assumano loro il pagamento dovuto.

[ 135r] Domino Iohanni de Alexandria et Antonio Guidobono Ianue.
Havimo molto honorato, accarezato et etiam apresentato questo magnifico ambassatore del serenissimo re de Barbaria in modo che, secondo el nostro iudicio, se parte molto bene contento e satisfacto da noy, et havimo facto vestire li suoy et ulterius facto dare alcune (a) armature belle, astori bellissimi, drappi, fornimente da uselli et altre de belle cose de qua per presentare alla mayestà del re, et certe remanimo troppo contenti del'honore gli havimo facto. Ulterius havimo scripto che gli sia monstrato il nostro castello de Pavia et havimo scripto alla mayestà del Re littere molte piacevele in bona forma. Volimo adonque che ancora vuy lo debiate acarezare et confortare, et pregare lo illustre duce ch'el non gli lassi pagare el datio dele cose che gli havimo donate, et quando pur non se potesse obtinere, volimo più presto pagare nuy che lassarli pagare loro. Data Mediolani, xxviii aprilis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.


(a) alcune ripetuto.