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411. Francesco Sforza al podestà di Castellazzo 1452 aprile 29 Milano

Francesco Sforza informa il podestà di Castellazzo di aver saputo dal suo uomo d'arme Giovanni Albanese che giorni prima un suo famiglio è scappato portando via la cavalla di un cavallaro ducale finita in mano di Tommaso Boydo; il duca ha disposto che Giovanni paghi detta cavalla al cavallaro di cui sopra. Siccome non è onesto che Giovanni rimetta la spesa per l'animale portato via da un suo famiglio, vuole che il podestà disponga che la cavalla trovata presso Tommaso sia data a Giovanni.

Potestati Castellacii.
Dilecte noster, alli dì passati, secondo ne dice Iohanne Albanese, nostro homo d'arme, presente exibitore, s'è fugito dalui uno suo famiglio, quale menò via una cavalla de uno nostro cavallaro, la qual cavalla siamo informati è in mano de Tomasso Boydo de quella nostra terra, et havendo noi informatione como uno famiglio del dicto Zuhanni haviva menato viala dicta cavalla, volsemo che lui la pagasse al dicto cavallaro, et così ha pagato. Unde parendo ad noy non sia honesto né raxionevele che, essendo fugito dal dicto Iohanni el famiglio cum la cavalla, lui debbia pagarla, te comettimo et volimo che, retrovandose la dicta cavalla in mano del dicto Tomasso la fazi dare et consignare al dicto Zuhanni Albanese, perché lui l'à pagata, et il dicto famiglio, quale l'ha menata via, non l'ha possuta vendere, siché provedi el dicto Iohanni (a) habbia la dicta cavalla et sia subito expedito, che non habia a demorarse lì. Data Mediolani, die xxviiii aprilis 1452..
Zanectus.
Iohannes.


(a) Segue habi depennato.