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416. Francesco Sforza al podestà di Trecate 1452 aprile 28 Milano

Francesco Sforza scrive al podestà di Trecate che, atteso quanto ha promesso Giorgino de Piemonte di essere, cioè, disponibile a soddisfare in tutto quello per cui Giovanni Bianco è imputato per il furto del pesce, vuole che rimetta detto Giovanni in libertà.

[ 137v] Prudenti viro dilecto potestati nostro (a) Tricate.
Attenduto quanto tu ne scrive per informatione dela imputatione facta ad Iohanne Bianco per la robbaria del pese, et consyderato maxime che Georgino de Piemonte ne ha promisso de satisfare in tucto quello de che se trovasse in defecto el dicto Zohanne Bianco, siamo contenti et volimo che lo debbi liberamente relaxare. Et cussì fa', non aspectando altre littere da nuy sopra ciò. Ex Mediolano, xxviii aprilis 1452.
Iacobus.
Cichus.


(a) Segue Casorate depennato.