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430. Francesco Sforza a Ludovico da Bologna 1452 maggio 2 Milano

Francesco Sforza fa sapere a Ludovico da Bologna, deputato sopra gli alloggiamenti tortonesi, che immediatamente lui con tutte le sue genti, con tutti quelli del Colleoni e con quanti alloggiano nel Tortonese si devono levare di lì e andare nel Lodigiano sistemandosi a Corno Giovane e a Cornovecchio. Abbia l'avvertenza che la sua gente nel lasciare il posto di partenza e nel percorso di trasferimento non rechi alcun danno ai sudditi e provveda che l'arrivo nel Lodigiano sia al nove o al dieci del mese.

[ 142r] Ludovico de Bononia, super allogiamentis Terdonensibus deputato.
Havendo nuy deliberato de redumare et mettere insiemi tute le nostre gente, volimo che inmediate, havuta questa, tu, con tuti quelli del magnifico Bartholomeo Coliono et con quelli altri che allogiano in Tertonese, ti debbi levare et venire via in Lodesana et allogiare al Corno Novo et lo Corno Veghio, dove troveray uno nostro che mandarimo lì, lo quale te informarà de quanto haveray ad fare, et facendo quello te dirà coluy, volimo che ti governe. Ma fa che per ogni modo tu sey con tucti li predicti al luoco dove havimo dicto per tuto dì nove o dece al più tardo del presente mese de magio, et che tucti vengano con cariagii et ogni altra cosa del suo. Et tu vedi de venire con costoro per luochi dove facia manco damno che sia possibile alli subditi nostri, ordinando ad cadauno che, per quanto ha cara la gratia et amore nostro, in levare dali allogiamenti et in lo venire, non facia uno minimo damno né rencrescemento ad persona che viva, advisando che se alcuno farà lo contrario, non el comportarimo, ma el castigaremo per tale modo che serà exempio ad ogniuno. Et advisane del dì che seray partito de Tertonese. Data Mediolani, ii maii 1452, die martis, hora vigesima.
Persanctes.
Cichus.