Registro n. 13 precedente | 433 di 1330 | successivo

434. Francesco Sforza a Bartolomeo Porro 1452 maggio 4 Milano

Francesco Sforza ordina a Bartolomeo Porro, podestà di Alessandria, che, siccome non è molto sicuro del condottiero Ruggero di Galli, convochi gli uomini d'arme e i compagni di Ruggero e imponga loro il giuramento di fedeltà al duca. Vuole, inoltre, che gli faccia avere una descrizione di tutti i cavalli e le armi del condottiero, sia personali che della sua famiglia in modo che i suoi famigli non portino via nulla. Gli invii un elenco di chi ha giurato, e dei cavalli dei singoli uomini d'arme e di quanti ve ne sono in casa di detto Ruggero.

Egregio dilecto nostro Bartholomeo de Porris, potestati civitatis nostre Alexandrie.
Nuy havemo uno pocho de differentia cum misser Rugiero di Galli, nostro conductero; pertanto per essere nuy più securi del facto nostro, te commettimo et volimo che, subito havuta questa, cum quello bono et honesto modo te parerà, tu habbi denanzi ad ti tucti li homini d'arme et compagni d'esso misser Rugiero et gli fazi zurare fidelitate in toe mane, che ne saranno fideli et non se partirano senza nostra licentia. Similiter volimo fazi descrivere tucti li cavalli et arme de domino Rugiero, cioè della persona soa et della famiglia soa, che li famili non menassero via niente, et poy ne manda in scripto tucti quelli homini d'arme haverano giurato fidelitate et cossì quanti cavalli havereti trovati alli dicti homini d'arme ad uno per uno, et in casa de misser Rugiero. Data Mediolani, die iiii maii 1452, hora noctis tercia.
Zanettus.
Cichus.