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435. Francesco Sforza a Giovanni Chiappano 1452 maggio 4 Milano

Francesco Sforza risponde alle lettere di Giovanni Chiappano, cancelliere ducale in Alessandria, informandolo che scrive aluigi Bollero che gli manderà quanto necessita. Vuole che solleciti il podestà e gli Anziani di Alessandria a sistemare celermente il ponte. Esige che i castellani se ne stiano nelle fortezze e, quindi, non escano negli orti né altrove e tengano la pianchetta sollevata, abbassandola solo per necessità.

[ 143r] Egregio viro Iohanni Giappano, dilecto cancellario nostro Alexandrie.
Veduto quanto per toe littere ne scrivi, te respondemo al'una como nuy scrivemo ad misser Aluyso Bollero per l'alligata littera, quale gli mandaray subito quanto ne occorre. Al'altra dicemo como per lo facto della reparatione del ponte in opportuna forma, secondo poteray videre, al potestate et Anciani delì, et tu ancora videray de solicitarli per modo presto senza dimora il dicto ponte se acconcia. Scrivemo ancora alli castellani stiano dentro dalle forteze senza pratichare de fuora, né in l'orti né altrove, et che la pianchetta stia alzata né se cali se non in caso de necessità. All'altre parte se farà provisione opportune. Data Mediolani, iiii maii 1452.
Andreas Fulgineus.
Andreas Fulgineus.


(a) te respondemo ripetuto.