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452. Francesco Sforza ad Azzone Caccia 1452 maggio 7 Milano

Francesco Sforza comunica al novarese Azzone Caccia di aver concesso a Tommaso Caccia e a Giovanni, suo fratello, il privilegio feudale, come aveva loro promesso altre volte. Lo sollecita a vivere in buona armonia con loro, come si conviene tra cugini. Lo avverte che, siccome Tommaso si lagna dei suoi massari che si rifiutano di contribuire agli alloggiamenti, ai carriaggi e ai carichi, non deve scordare che nessuno ne è esentato.

Nobili dilecto nostro Azoni de Caciis, civi Novariensi.
Havemo concesso al spectabile doctore et cavalero domino Thomaso Cacia et a Zohanne, suo fratello, el privilegio feudale, secondo gli promettessimo altre fiade, et como ne èparso iusto et conveniente. Perhò te confortiamo, carricamo et strengemo te vogli intendere bene seco et vivere amichevelmente insieme, como debe fare uno cusino con l'altro, et non dare da dire ad alcuno delli facti vostri, perché cossì facendo faray l'honore et bene tuo et a nuy cosa grata, unde che, facendo altramente ne faressi despiacere. Et perché domino Thomaso se lamenta che li toi massari non voleno contribuire alli lozamenti, carezi et altri carrichi de campo, nostra intentione è [ 147v] che cadauno contribuisca a simili carrichi, sia chi se voglia, se bene ne fosse figliolo. Et cossì volemo faci. Data Mediolani, die vii maii 1452.
Irius.
Iohannes.