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454. Francesco Sforza a Vincenzo da Scalona 1452 maggio 9 Milano

Francesco Sforza dice a Vincenzo da Scalona di aver inteso quello che ha scritto a Zaccaria circala pratica di far mercato della tratta dei gualdi per ventiseimila ducati. Cerchi di concludere tale mercato e, quanto più presto lo farà, tanto meglio sarà. Lo informa che scrive al doge e al capitano di Genova assicurandoli che quello che lui in materia prometterà, il duca lo darà per definito e lo farà osservare, e chiederà anche a loro che gli prestino ogni favore. Lo esorta a far mercato oltre i ventiseimila ducati, dandogli per certo che si dispone di una quantità di gualdi perfino superiore agli ottantamila.

[ 148r] Vicentio dela Scalona.
Havemo inteso quello haveti scripto a Zacharia della praticha haveti de fare mercato della tracta di gualdi, per vintisey millia ducati, el che ne è piaciuto. Et ve confortiamo, carrichamo et stringemo che vogliati usare ogni studio, cura et diligentia vostra per venire ad conclusione del dicto mercato, et quanto più presto meglio, advisandove che scrivemo per l'alligate al'illustre signore misser lo duxe et magnifico capitaneo de Zenova che tucto quello promettereti circa questa materia, haveremo ratto et fermo et faremo integramente observare. Et anche gli pregamo che ve vogliano dare ogni favore circa de ciò, siché vogliati procedere a fare como è dicto, et non solamente fare mercato della dicta somma, ma etiamdio de tucto lo resto, recordandovi che, sebene se dicesse altramente, la verità sì è che gli è tanto deli dicti gualdi, che passala quantità delli lxxx mila, ma volemo che mercato sia ad uno modo, cioè che quello mercato se farà per lo prefato signore marchese se facia ancora per nuy. Data Mediolani, die viiii maii 1452.
Irius.
Iohannes.