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462. Francesco Sforza a Lancillotto Visconti 1452 maggio 9 Milano

Francesco Sforza fa presente a Lancillotto Visconti che i suoi uomini sono debitori di Vincenzo da Milano, uomo d'arme di Bartolomeo Colleoni, della tassa di un cavallo. Provveda che gliela paghino in modo che possa cavalcare con le altre genti d'arme.

Spectabili affini nostro carissimo Lancillocto Vicecomiti.
El strenuo Vincentio da Milano, homo d'arme del magnifico Bartholomeo Coglione, ne dice che li vostri homini gli sonno debitori delli denari della taxa de uno cavallo, quale gli è stata taxatalì, et che non gli voleno fare il devere suo. Et perché luy ha ad cavalcare insieme con le altre nostre gente d'arme, ve commettiamo che gli faciati fare il suo debito pagamento senza alcuna dilatione, siché non habia ad permanere dereto per questa casone. Data Mediolani, die viiii maii 1452.
Bonifacius.
Iohannes.