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466. Francesco Sforza a Venceslao Gonzaga 1452 maggio 10 Milano

Francesco Sforza risponde a Venceslao Gonzaga, governatore di Castelnuovo, premettendo un ringraziamento per quel che ha fatto. Si dice urtato per il sequestro di quel gentiluomo, ufficiale del marchese, fatto da quelli del Colella: appena saputolo ha ordinato che venisse rilasciato. Ha concesso il richiesto salvacondotto a Giacomo, cui Venceslao ha fatto sequestrare parte della sua roba, in modo che egli possa esporgli le sue ragioni.

Spectabili et nobilibus viris amicis nostris carissimis Vincislao de Gonzaga, gubernatori Castrinovi et communitati eiusdem.
Respondendo ad quanto ce haveti scripto in sequestrare parte della robba de quello Iacomo de quella terra, homo d'arme del strenuo Colella da Neapoli, nostro conductero, daluy fugito, et investigare del'altra, et similiter della detentione de quello gintilhomo, officiale del illustre signor marchexe per quelli de Colella, et del salvoconducto ha mandato ad requedere dicto Iacomo, et cetera, dicimo, primo, che ve rengratiamo de quanto haveti exequito et haveti facto, como faressimo nuy verso il prefato vostro signore per uno simile caso. Per la liberatione del dicto gintilhomo, la detentione del quale ce è stata molesta assay, scrivessemo in opportuna forma immediate, como ne havessemo notitia, et non dubitamo sia stato subito liberato. Il salvoconducto habiamo concesso, ascoltarimo volonterale raxone del dicto Iacomo. Data Mediolani, die x maii 1452.
Andreas Fulgineus.
Andreas Fulgineus.