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468. Francesco Sforza al vescovo di Tortona 1452 maggio 10 Milano

Francesco Sforza per ovviare alla vertenza in atto tra messer Francesco Trotto e prete Nicolino Scanzoso per il beneficio dell'arcipretato di Bosco, propone al vescovo di Tortona come sufficiente e idoneo a detto beneficio frate Paolo di Pellati, maestro in teologia, accetto alla gente di Bosco, supportato da lui, perché è uno dei suoi cappellani.

Domino episcopo Terdonensi.
Per quietare la diffirentia che vertisse fra messer Francesco Trocto, per una parte, et prete Nicolino Scanzoso, per l'altra, per casone del benificio del'arciprevedato del Boscho, havimo electo messer frate Paulo di Pellati, maistro in theologia, per rectore et administratore del dicto beneficio, como persona de mezo, il quale, se rendiamo certi che se porterà bene et comendabilmente, sì perché è molto suffitiente et idoneo, sì etiam perché intendiamo è accepto etgrato generalmente ad tucti li homini della dicta nostra terra del Boscho, como è anchora (a) nuy, che l'habiamo caro et nel numero deli nostri capellani. Per la qual cosa confortiamo et carichamo la reverenda vostra paternità che al dicto maistro Paulo vogli concedere licentia et facultà de fare la residentia al predicto arciprevedato et exercire tucte quelle cose che se adpertengono alla cura et administratione del dicto beneficio, nel che la prefata reverenda vostra paternità ne compiacerà assay, et serà casone de levara la dicta diffirentia. Data Mediolani, die x maii 1452.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.