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503. Francesco Sforza al referendario di Alessandria 1452 giugno 5 apud Pratalboninum

Francesco Sforza ordina al referendario di Alessandria di fare immediatamente fare una pianchetta alla rocca di Alessio soprala porta d'ingresso di Bergolio, come gli comanderà suo fratello Corrado. Faccia mettere i bolzoni al ponte del revellino della rocca nuova. Faccia altresì fornire la cittadella di duecento assi e due carri di aceto, pagando con denari della Camera ducale. Dispone che dai beni mobili del ribelle Stefano Lumigio, faccia avere a Giovanni da Milano cinquanta ducati per aver rivelato il trattato della rocca della cittadella. Uguale somma, presa da detti beni, dia anche a Giovanni Francesco dal Mangano, vicario ducale. Gli faccia avere un puntuale inventario dei beni di Stefano Lumigio.

[ 166r] Referendario Alexandrie.
Volimo che, subito recevuta questa, faci fare una pianchetta alla rocha de Alesio che calla soprala porta della intrata de Bergolio, secondo ordinarà Conrado, nostro fratello, et cossì che faci mettere li bolzoni al ponte del revellino della rocha nova, facendoteli monstrare al cancellero de Zohanne Ghiappano, che sa dove sonno. Similiter che faci mettere in monitione in citadella asse cc et carra doe de bono acceto, facendo circa questo ogni spesa necessaria de ogni denari della Camera nostra, sì ordinarii como extraordinarii, et che non manchi in modo alcuno che subito se facia. Et così perché poria accadere de mandare qualche littere fora delle poste, overo qualche altra spesalegiera et importante al stato nostro che, per non havere ti licentia da noy de farlo poriano essere a nuy damnose. Siamo contenti et volimo che, in questo caso, possi fare dicta spesa et che te sia admessa, havendo il mandato in scripto dal dicto Conrado et, adciochè cognoschi questo procedere de nostra mente, havemo sottoscripto la presente de nostra propria mano, volendo insuper che soprali beni mobili de Stefano Lumigio, nostro ribello, faci respondere de ducati cinquanta d'oro a Zohanne da Millano, che ha scoperto il tractato della rocha della citadella, per alcuna retributione delli meriti suoy, et cossì faci respondere sopra dicti beni a misser Zohanne Francisco dal Mangano, nostro vicario, de ducati cinquanta asoldi lxiiii per ducato; et che lo inventario de dicti beni, sì mobili como immobili, nello mandi incontinente ad nuy, guardando non vada niente in sinistro. Ex castris nostris apud Pratalboninum, die v iunii 1452.
Leonardus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria.
Iohannes.