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523. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Cassine 1452 giugno 26 apud Trignanum

Francesco Sforza manifesta al comune e agli uomini di Cassine il suo compiacimento per come si sono comportati e anche in futuro non scorderà laloro fedeltà, atteggiamento ben diverso da quello avuto da coloro. È a conoscenza che la loro attestazione di uomini valenti l'hanno scontata assai duramente e, conseguentemente, gli è ben accetto il risarcimento dei danni loro accordato dal fratello Corrado, risarcimento che ratificherà ancor meglio, e ha provveduto a mandare oltre 3400 uomini per cui potranno non solo respingere, ma anche contrattaccare i nemici.

Communi et hominibus Cassinarum.
Havemo havuto de vuy quella bona formatione e boni effecti che may debbia sperare, né havere signore veruno dalli suoy fidelissimi amici e servitori, il perché ve avisamo et certificamo che, quamvisdio non havessimo may altra opinione de vuy, tanto havimo havuta cara et accepta la demonstratione vostra che non la poterissimo havere più, et ve darimo intendere per l'avenire che haverimo havuta cara la vostra constantia, et vorimo che sia differentia de vuy a quelli altri nostri, quali a pocho de vento se sonno voltati. Ma perché sianno informati che havete pur ricevuto damno assay per volere pare(re) valenthomini, havimo havuto molto caro et accepto quello vi ha facto Conrado, nostro fradello, per aliquale restauro delli damni vostri, et se luy non l'havesse facto, lo farissemo noy, et cussì rattificaremo a vostro piacere quanto luy ha facto, e melio, confortandove, benché noy bisogna a stare constanti, perché, havendo noy proveduto a quelle parte de gente, como havereti inteso, posseti sperare havere recevuto quello damno possiate più havere, avisandove ch'el computate quelle gente havevamo dellà et quelli havimo mandate de presenti, seranno ultra treamillia quattrocento, tra da cavallo et da pede, siché poterano molto bene non solamente resistere, ma cazare li inimici. Ex felicibus castris nostris apud Trignanum, die xxvi iunii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.