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528. Francesco Sforza a Corrado Sforza Fogliani 1452 giugno 28 apud Trignanum

Francesco Sforza informa Corrado Sforza Fogliani che alla morte di Filippo Maria Visconti era castellano del Castellazzo un dal Mangano, cui quattro uomini di quel territorio promisero, a nome della comunità, il saldo delle paghe arretrate a condizione che rilasciasse loro il castello. Si vorrebbere ora che i quattro mantenessero la promessa, ma diversamente la pensa il duca. Egli sostiene che tale impegno non tocca ai quattro soddisfare, bensì alla comunità, tanto più perché essa ha in mano le entrate del prefato duca. Pertanto vuole che Corrado faccia al Mangano l'accennato saldo, anche se ritiene che non sia questo il momento per aggiustare tali cose in quelle parti.

[ 177r] Magnifico Conrado de Foliano.
Quando moriti la bona memoria del'illustrissimo quondam signore duca passato, retrovandesse castellano del Castellazo uno dal Mangano, quattro homini della dicta terra per havere el castello in le mane, promiseno ad esso castellano, a nome da tuctala communità de satisfargli delle paghe quale deveva havere dalla Camera tunc ducale. Pare mò che, ad instantia de misser Zohanne Francesco, voglino essere astrecti li dicti quattro a satisfargli delle promesse. Et perché ne pare che a questo piutosto se debbia astrenzere la communità che private persone, maxime perché intendiamo essa communità havere in le mano delli denari del'intrate del prefato quondam signore duca passato, volemo che, lassando stare li dicti quattro, astrenzi tuctala communità a satisfare a quello dal Mangano de quello che alhora gli fo promisso per dicta casone, benché meglio serà a differire questo fin altro tempo per le cose occurrente in quelle parte. Ex nostris felicibus castris apud Trignanum, die xxviii iunii 1452.
Irius.
Cichus.