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56. Francesco Sforza a Giovanni Rozoni 1452 gennaio 14 Lodi

Francesco Sforza fa presente a Giovanni Rozoni che un suo uomo, alloggiato a Cavalirio, in spregio dei bollettini del capitano del distretto di novara, prese bestie e biade a degli uomini ducali, che conducevano biade da Rivere. Il duca gli comanda che faccia restituire dal suo compagno quanto ha tolto e gli ordini di rispettare i bollettini.

Iohanni de Rozonibus.
Conducendosse per li nostri homini da Rivere del nostro destrecto de Novara certe biade con licentie et bolletini del nostro capitaneo d'esso distrecto, uno tuo compagno, lozato in Cavalirio, gli tolse le bestie et le biade et non gli la vogliuto restituire, como intendiamo per querella d'essi homini. Et perché questa non è l'intentione nostra, nì volimo che li poveri homini siano tractati a questo modo, volemo provedi ch'el dicto compagno restituisca alli dicti poveri homini et cavalli et biada et quanto hagli tolto contrala dispositione d'essi bolletini et che da mò inanze observi li bolletini predicti. Data Laude, die xiiii ianuarii 1452.
Cichus.