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624. Francesco Sforza a Battista de Burgo 1452 settembre 3 apud Quinzanum

Francesco Sforza ordina a Battista de Burgo di arrestare Giovanpietro da Sillavenga, famiglio di Antonio da Verona, che ha rubato sessantacinque bislacchi d'oro. Non riuscendo ad arrestarlo, gli prenda tanto della sua roba che equivalga al furto perpetrato a danno di Antonio.

[ 218r] Domino Baptiste de Burgo.
Perché s'è fugito da Antonio da Verona, nostro home d'arme, uno suo fameglio, chiamato Iohanpetro da Sillavengha, vel sia uno suo compagno, lo quale gli ha portato via bislachi lxv d'oro, pertanto volemo et te commandiamo debbi servare ogni via possibile per vedere de havere in le mane dicto Iohanpetro, lo quale volemo lo debbi retenire et mettere in presone et poy advisarne nuy. Et non possendosse havere esso Iohanpetro, vogliamo debbi havere et togliere tanta della robba soa che dicto Antonio sia integramente satisfacto et contento delli dicti bislachi lxv, como è debito et iuxto. Et de quello faray, vogli advisarne noy per toe littere. Ex campo apud Quinzanum, die iii septembris 1452.
Zanninus.
Cichus.