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625. Francesco Sforza scrive al referendario di Alessandria 1452 agosto 3 apud Quinzanum

Francesco Sforza, in risposta alla richiesta di grazia dei dazieri della mercanzia, scrive al referendario di Alessandria sull'intenzione di pagare da metą luglio in avanti per la durata della guerra di pagare cento fiorini; chiede al referendario che siano cassate multe e condanne fatte in passato.

Referendario Alexandrie.
Recercandoce de benignitą et gratiali datieri della merchantia de quella cittą, che non gli sia facta molestia del pagamento, per respecto della guerra occurente in quello paese de presente, ma ben restamo contenti li dicti datieri che, da mezo il mese de luglio proximo passato in qua, pagare el mese fiorini cento et fin che la guerra durerą, ma se pace o altro acordio haverą loco, che remanga fermo el primo incanto. Per la qual cosa te comettiamo che lo dicto pagamento lo recevi como loro restano, et questo volimo sia senza alcuno preiudicio dello incanto predicto et della Camera nostra, cassando ogni multa et condemnatione gli havesti facto per essere loro stati retrogradi da qui indreto, allo intero pagamento del primo incanto, al quale, com'č dicto, non se farą per questo alchuno preiudicio. Ex nostris felicibus castris apud Quinzanum, die iii augusti 1452.
Aluysius.
Referentibus et intercedentibus, domino Aluysio Bosso et domino Angelo de Reate ducali aulico.
Cichus.