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639. Francesco Sforza a Giovanni da Castronovate 1452 settembre 9 apud Quinzanum

Francesco Sforza scrive a Giovanni da Castronovate che oltre a quello che è detto nelle lettere che porta a Pietro da Pusterla, a Giorgio di Annone, a Giovanni Matteo e agli altri faccia quanto in più gli ha comunicato direttamente per la sicurezza di Alessandria, che gli sta molto a cuore. Non volendo che per la grande moltitudine di uomini ne derivassero dei danni, se, dopo il consulto di tutti, risultasse che la si possa realizzare senza movimento di gente, agiscano. Se ciò parrà impossibile, mandino per gente sia del Castellazzo, che della città, di quella del Bergolio e degli uomini del Bergolio. Se tanto non bastasse, aspettino il Balivo o mandino per le genti che sono a Masio. Tutti loro sanno quanto Alessandria importi per lo stato sforzesco, agiscano in modo che lui se ne stia sicuro. Pietro e Giovanni Matteo non lascino il posto finché la questione non sarà definita. Fatto ciò ad Alessandria, se vi fosse qualche sospetto per il Castellazzo, il duca vuole che si faccia altrettanto là.

Iohanni de Castronovate.
Ultra quello contengono le littere nostre, quale tu porti dirizate a Pedro da Pusterla, Zorzo d'Annono, Zohannematheo et li altri, et quello te havemo dicto a bocha circa lo assecurarsi de Alexandria, perché habiamo quello facto molto a corre, non vorressimo per tardità ne intervenesse alcuno senistro, né ancora per molto frequentia. Il perché volimo che tu debbi essere cum li predicti nostri, alli quali [ 226r] volemo tu dichi che debbiano bene examinare questo facto, et se gli pare che possano fare questo senza altro movimento de gente, el faciano, ma prima se gli mettano, siano bene chiari et certi che scandalo non segua. Quando non gli paresse, mandino per le gente sono al Castellazo et cum quele gente sonno in la città et quelle sonno in Bergolio et li homini de Borgolio, per fare la cosa più secura. Et quando queste vie non gli paressero secure, piutosto per fare la cosa passa bene, aspectano lo Bayli o mandino per le soe gente fossero a Maxo per havire lo favore et adiuto de dicte gente et fare la cosa senza scandalo. Tu vedi et loro cognoscono quanto importa Alexandria al stato nostro, provedeti che senza scandalo ne siamo securi et non ne habiamo a stare più in sospectione, né dubio. E Piero et Iohannematheo non se partano finchè questa cosa sia fornita, et che ne siamo advisati, et che habiano da nuy resposta, avisandone subito in zifra como haverano deliberato sequire circa questo. Ex castris nostris apud Quinzanum, die viiii septembris 1452, hora noctis iii.
Cichus. Quando sarà facto questo facto de Alexandria si per (a) caso fosse sospecto alcuno al Castellazo, volimo similiter ne sia cavato et presto. Data ut supra.
Cichus.


(a) Segue cass depennato.