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661. Francesco Sforza al castellano del Castellazzo 1452 settembre 10 apud Quinzanum

Francesco Sforza assicura il castellano del Castellazzo che, in seguito alla sua lettera, ha sollecitato i Maestri delle entrate e il referendario di Alessandria perché abbia il medesimo salario dei castellani di Alessandria. Quanto alla pulitura dei fossati del castello, ne ha scritto a Giorgio d'Annone.

Castellano Castellacii.
Havimo recevuto la toa lettera et inteso quanto ne hay scripto circa lo facto del tuo pagamento, ti dicimo che la intentione nostra è che tu habbi quello salario che hanno li nostri castellani de Alexandria, (a) et che te sia facto qualche aconcio più che non hanno li altri castellani. Et cossi ne scrivemo in opportuna forma per le alligate alli nostri Magistri del'intrate et al referendario de Alexandria, siché solicita havere il spazamento tuo.
Circa lo facto del netegiare le fosse de quello castello, ne scrivemo per l'alligata accompimento a Zorzo d'Anonno. Però sollicitaray siano acconcie presto, como vogliono stare, et tu fa che dal canto tuo attendi continuo dì et nocte alla bona guardia de quello castello per forma che non te intervenga sinistro né inconveniente alcuno. Ex castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xi septembris 1452.
Persanctes.
Dupplicata per Iacobum Botatium die xvii septembris.
Cichus.


(a) Segue siché solicita depennato.