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668. Francesco Sforza a Francesco Burri, al referendario e a Mangiavillano da Lodi 1452 settembre 11 apud Quinzanum

Francesco Sforza scrive a Francesco Burri, capitano della cittadella, al referendario e a Mangiavillano da Lodi, castellano di Tortona e assicura il capitano che da Milano è stato lì destinato Filippo Confalonieri che saprà provvedere a quanto è necessario per la salvaguardia della città. Fa sapere d'aver scritto a Milano per l'invio da cinquanta a cento persone, tra schioppettieri e fanti, che verranno posti nella cittadella e nel castello. Se necessario, se ne aggiungeranno degli altri presi dalle 600 persone disponibili sulle terre di Luchina. Vuole che Mangiavillano faccia mettere i ferri ai piedi di Ferracuto e lo faccia relegare in fondo alla torre.

[ 238v] Nobilibus dilectis nostris Francisco de Burris, capitaneo citadelle, referendario ac Mangiavilano de Laude, castellano castri Terdone.
Havimo inteso quanto ti, capitaneo della citadella, ne hay scripto circali bisogni della dicta citadella et del castello, et cetera. Dicimo che hay facto bene ad haverne dato questo adviso et te ne commendiamo et lodiamo grandemente. Nuy ve advisamo che più dì sonno che scripsemo a Mediolano che là fosse mandata qualche persona da bene et intelligente, et per quanto havimo sentito, gli è venuto domino Filippo Confalonero, della venuta del quale restiamo molto contenti, perché semo certi, per la virtù et prudentia soa, saverà providere a tucto quello sarà expediente per conservatione de quella città. Scripsemo ancora ad Milano che li fosseno mandati da cinquanta fine in cento persone, fra schiopeteri et altri fanti, et cossì credemo sarano mandati, delli quali volemo che se ne debiano (a) ponere in quella cittadella et castello, per modo che ne possamo vivere securamente et senza dubio, nì sospecto alcuno. Et bisognando, ultra questi gli venerano ancora delli altri, secondo ha ordine et dicto domino Filippo, quale è, secondo semo advisati da Milano, che in ogne bisogno porà havere dalle terre de madonaluchina 600 persone.
Circa lo facto de quelle doe guardie che ha bisogno quella citadella sia proveduta de acconciare, perché non sta bene in quello modo che sta, dicimo che ti, referendario, gli debbi providere in modo che subito sia reparata in bona forma delle dicte doe guardie, non obstante cosa in contrario che ve habiano scripto li nostri Magistri del'intrate, perché altro havimo ancora scripto accompimento quello che bisogna.
Delli facti de Ferraguto havimo inteso quello scriveti: la intentione nostra è, como per un'altra ve havimo scripto, ch'el non havia tantalibertà. Et però volimo che [ 239r] ti, Mangiavillano, havuta questa, gli debbi fare mettere uno pare de ferri alli pedi et puoy metterlo in presone in uno fondo de torre de quello castello et fa che homo che viva, non gli parle se non quelle tale che gli portarà da mangiare, et costuy fa che sia tale che non te ne intervenga sinistro alcuno, ma ne lo possi reassignare ad ogni nostra petitione, et cossì gli faray fare continuamente bona guardia. Ex castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xi septembris 1452.
Persanctes.
Iohannes.


(a) che se ne debiano ripetuto.