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681. Francesco Sforza a Beccante da Cotignola 1452 settembre 14 apud Quinzanum

Francesco Sforza ordina a Beccante da Cotignola di non sollevare difficoltà all'invio di uomini che verrà fatto nei pressi della porta di Alessio da Giorgio da Annone, Pietro da Pusterla e Giovanni Matteo Bottigella, cui compete il governo di quella città. Ciò che verrà daloro, cumulativamente o singolarmente fatto, è dettato dalla necessità di contrapporsi a Guglielmo di Monferrato che va radunando uomini per sferrare, in combutta con degli uomini che detro vi si trovano, un attacco alle terre sforzesche. Lettere credenziali alle persone in elenco.

Beccanto de Cotignola.
Perché nuy intendemo pur ch'el signore Guilielmo va redunando le soe gente, et il perché stamo in dubio che non faza qualche insulto contra qualuncha de quelle nostre terre, per qualche tramali podesse havere dentro cum li homini, havemo scripto a Zorzo da Anono, Petro da Pusterla et Iohannematheo Butigella, quali sonno alla cura et governo de quella città, che debiano mettere in le porte d'essa città delle gente, secondo parirà aloro et ciascuno deloro. Pertanto volemo et te commandiamo che ad ogni loro et de ciaschuno deloro rechiesta et petitione, debbi, senza exceptione alcuna, acceptare in la toa porta de [ 243v] Alexio tucte quelle persone che loro lì metterano, et gli crederay et obediray in ogni cosa, como a nuy medesmi. Et per più toa chiareza, havemo sottoscriptala presente de nostra propria mane. Ex campo nostro apud Quinzanum, die xiiii septembris 1452.
Iohannes Antonius.
FranciscuSfortia Vicecomes, manu propria subscripsit.
Iohannes.
In personam Arigheti ex comitibus Accosane facte fuerunt littere credentiales directivas infrascriptis in forma consueta:
domino Francisco de Caretto, marchioni Savone et capitaneo totius domus de Caretto, domino Laurentio Turcho Montisborsarii, et cetera.
Iacobus Rivoltella.
Cichus.