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7. Francesco Sforza ad Azzolino de Montagna 1451 dicembre 26 Lodi

Francesco Sforza scrive ad Azzolino de Montagna, castellano di Pallavicino, di sapere che ha un fratello che risiede con Filippo Spinola. Gli è, inoltre, noto che fornisce a Filippo vettovaglie e altre cose, il che oltremodo gli spiace. Vuole che, conoscendo la volontà del duca nei riguardi di Filippo, la smetta di avere alcun contatto con lui e i suoi seguaci.

Azolino de Montagna, castro Palvicini.
Nuy siamo advisati et certificati che uno tuo fratello, chiamato Aluysino, de presenti se ritrova nel locho della Preda cum Filippo Spinula cum el quale fa residentia et continua mansione, essendoli consentiente et benevolo, et oltra ciò che tu gli day ad esso Filippo adiuto et favore et li day victualie et altre cose. Dela qualcosa quanto ne habiamo preso spiacere assay non lo dicemo, ma ti certificamo che per una cosa non poderessimo ricevere da te la più molesta. Et perché credimo debbi havere inteso la dispositione et voluntà nostra verso dicto Filippo et li suoy sequaci, ti dicemo che per quanto hay carala gratia nostra non debbi dare né adiuto, né [ 6r] favore, né victualia, né ad esso Filippo né alli dicti suoy sequaci, altramente ne faresti cosa che troppo ne seria gravissima et che ullo modo non te comportaressimo, immo ne faressi fare tale demonstratione verso de ti della quale non remaneresti troppo contento. Et questo ti basta havere inteso la voluntà nostra. Data Laude, die xxvi decembris 1452. (a)
Cichus.


(a) Così A.