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705. Francesco Sforza a Giovanni Ferruffini 1452 settembre 22 apud Lenum

Francesco Sforza risponde a Giovanni Ferruffini che quanto agli ostaggi provenienti da Alessandria basta quanto ha scritto aloro tutti.Non è tempo di fare quanto ha suggerito per Cassine: si provvederà poi.Gli va quanto ha scritto a Isnardo Malaspina di tentare de revoltare Antonio Zoppi, ma non si attuerà, perché Antonio fa portare tuttala sua roba a Morano, datagli da Guglielmo di Monferrato. Ha ben fatto a inviare le cerbottane a Secedo.

Domino Iohanni Ferrofino.
Respondendo alla vostra de dì xvi del presente, et primo, alla parte delli obstagii cavati de Alexandria, ne restamo advisati; et per questa non replicamo altro perché vedereti quanto scrivemo a vuy insieme cum quelli altri nostri li, sopra questa materia.
Del ricordo alias per vuy facto per lo facto de Cassine, al presente non ne pare tempo de praticare simile cose; ma quando serà il tempo, se gli poterà providere.
De quello haveti scripto a domino Isnardo Malaspina che voglia tentare de revoltare Antonio Zoppo, el pensero vostro è stato bono, ma non haverà effecto perché dicto Antonio fa condure via tuctala roba soa et la fa menare a Morano, quale gli ha dato el signore Guilielmo.
Delle zarbotane et cellate mandate a Secedo ve commendiamo summamente, et haveti facto molto bene. Ex castris nostris apud Lenum, die xxii septembris 1452.
Iacobo Rivoltella.
Cichus.