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708. Francesco Sforza agli squadreri, armigeri, conestabili e ai fanti della squadre di Giovanni dalla Noce 1452 settembre 23 apud Lenum

Francesco Sforza dice agli squadreri, armigeri, conestabili e ai fanti della squadre del defunto Giovanni dalla Noce in Alessandria che sono stati dalui Pasquarello da Napoli e Lorenzo da Alessandria che gli hanno detto dellaloro volontà di stare con lui. Vuole che ricevuti i denari, si portino dalui con tuttalaloro roba, come dirà loro il suo famiglio Marco Corio.

[ 256r] Squadreriis, armigeris, conestabilibus et peditibus omnibus comitive quondam domini Iohannis della Nuce, Alexandrie.
Sonno stati qui da nuy Pasquarelo da Napoli et Lorenzo de Alexandria, presenti exhibitori, quali ne hanno dicto el bisogno vostro et della bona intentione et volontà de tucti vuy verso nuy et il stato nostro. Et pertanto ve advisamo che nuy subito provederimo al bisogno vostro et ve farimo dare alcuni denari là per venire da nuy. Siché ve confortamo a stare di bona voglia et, quando habiati havuti denari, volemo vegnati via da nuy cum ogni cosa del vostro, como ve dirà Marco Coyro, nostro famiglio, il quale ve condurà qui da nuy, secondo più largamente ve referirano dicti Pasquarelo et Lorenzo, certificandovi che nuy ve farimo tali boni tractamenti che cognoscereti ve habiamo cari et accepti, et questo vederete per effeoto. Ex campo nostro felici apud Lenum, die xxiii septembris 1452.
Zanettus.
Cichus.