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721. Francesco Sforza a Giorgio de Annone, a Pietro da Pusterla e a Giovanni Matteo Bottigella 1452 settembre 25 apud Lenum

Francesco Sforza risponde al luogotenente Giorgio de Annone, a Pietro da Pusterla e a Giovanni Matteo Bottigella, aulici ducali, dicendosi soddisfatto dell'andata del Balivo a Maso con la sua gente e della scorreria fatta da Giovanni da Sipione e da Giovanni da Sanseverino nelle terre monferrine. Non ha nulla da eccepire per il fatto che abbiano corrisposto alla richiesta di condottieri ducali da parte del Bayli con inviargli Sagramoro da Parmacui e stato datoil consiglio di attaccare per primo la rocchetta del Tanaro e Felizano, non tralasciando, tuttavia, di raccomandare loro di intendersi sempre con il Balivo. Fa loro sapere di aver ordinato e di avere ancora ripetuto a Giovanni di Alessandria di procurarsi a Genova i duecento ducati per l'abbe. Ha preso atto che il Balivo ha quattrocento cavalli ben equipaggiati. Per la bombarda, aveva già loro segnalato di aver comandato aleonardo da Parma di portarsi a Pavia con l'ordine di trasferire detta bombarda con tuttal'attrezzatura e il bombardiere, e ha pure disposto che da Milano si mandino lance da piede e da cavallo, oltre ad altre munizioni. Li informa che ha scritto a quei di Corrado e a quanti sono a Rivalta che devono stare ai loro comandi, cosa detta anche a Manfredo di Manfredonia, che verrà spedito indietro se dovesse portarsi da lui. Condivide il parere di Giorgio sulla necessità della spesa per la rocca del Castellazzo, evitando altri indugi atti solo ad accreserne la spesa. Si dice dispiaciuto di non poter soddisfare la richiesta di Giovanni Sanseverino in favore di re Francone, perché un suo servitore lo ha preceduto nella stessa domanda. Ha preso atto dl fatto che Pietro da Pusterla ha rinnovato il salvacondotto al cancelliere di Guglielmo di Monferrato e del suo ritorno al Castellazzo: di questo vorrebbe che gli scrivesse. Lo rigrazia per l'informazione della missione degli ambasciatori del Monferrato dal re di Francia. Essa vale a ricordargli la lunga sua attesa del fiorentino Acciaiaoli, che il duca farà accompagnare da inviati milanesi nella sua andata da Carlo vii. Gli ricorda infine la notizia fattagli avere della liberazione del famiglio di Antonio Zoppi.

Spectabilibus viris Georgio de Anono, locontenenti, Petro de Pusterla et Iohannimatheo de Butigellis, aulicis nostris dilectis.
Havemo recevuto parechie vostre littere de dì xxi e xxii del presente continente più parte et veduto particularmente quanto per esse ne scriveti. Respondendo, primo, alla parte della venuta del magnifico Bayli a Maso con le gente, et della correria facta per Zohanne da Sipione e Zohanne da Sanseverino in le terre del signore marchexe de Monferrà, dicemo ne restamo advisati et ne havimo preso piacere et conforto assay, perché siamo certi, se farano el debito suo, farano mutare preposito al prefato signore marchexe et al signore Guilielmo.
Alla parte della rechiesta ve ha facta el prefato magnifico Bayli de mandarli alcuni de quelli nostri conducteri, et che gli habiate mandato Segramoro da Parma col parere de tucti vuy ch'el se facia el primo assalto alla rochetta del Tanaro e Felizano, dicemo che vuy, quali setti sul facto, faciati et ordinati quello ve parerà meglio per lo stato nostro. Ben ve recordamo debiati sempre intendervi col prefato magnifico Bayli et seguire lo parere suo et li recordi suoy in ogni cosa.
Alla parte delli ducento ducati per l'Abbe, nuy ne havemo datala cura ad domino Zohanne de Alexandria che veda de haverli da Zenova; et cossi de novo gli lo scrivemo che omnino voglia operare et instare de haverli quanto più presto sia possibile.
[ 260v] Alla parte delli quattrocento cavalli vivi et ben imponcto che ha el magnifico Bayli, ne restamo avisati, et non dicemo altro.
Alla parte de mandare la bombarda, lanze et altre munitione, nuy mandassemo più dì faleonardo da Parma a Pavia con commissione de condure lì dicta bombarda et lo bombardero et lo apparechio suo, et a Milano havemo scripto siano mandate delle lanze da pede et da cavallo et delle altre munitione. Et siamo certi, anzi l'havuta de questa, serano gionte lì, siché non replicamo altro.
Per l'alligata scrivemo a quelli de Conrado et a quelli altri sonno in Rivalta debbiano, per quanto hanno carala gratia nostra, prestarvi obedientia et exequire quello gli ordinareti et commandareti quanto sella nostra propria persona gli lo commandasse, et cossi siamo certi che farano. Il simile scrivemo ad Manfredo de Manfredonia, il quale, se pur venirà qui, como scriveti, lo mandaremo prestissimo indreto.
Alla parte che tu, Zorzo, ne scrive della spesa necessaria per reparatione della rocha del Castellazo, siamo ancora nuy del parere tuo et ch'el sia assay meglio provedergli al presente che aspectare poy se multiplicala spesa, et cossi havemo scripto alli Magistri nostri del'intrate extraordinarie debbiano subito provederte de quelli denari te bisognarano per dicta reparatione, siché intenderate cum loro.
Alla parte della rechiesta te ha facto Zohanne da Sanseverino de re Francore, dicemo che nuy gli ne compiaceressemo volontera, ma perché se trovamo già più dì fa haverne facta promissione a uno nostro caro servitore, la quale non porressimo revocare senza nostro incaricho et displicentia d'esso nostro servitore, non possamo cum honore nostro compiacergline, né torrello a quello nostro servitore per darlo aluy, et cossi gli porray respondere, et se possemo altra cosa gli sia grata, la faremo de bona voglia.
Alla parte che tu, Pedro, ne scrivi del salvoconducto refirmato a quello cancillero del signore Guilielmo et del retornare tuo al Castellazo, per questa non dicemo altro, se non che haveremo caro sentire da ti quanto l'haverà reportato.
[ 261r] Alla parte dello adviso ne day delli ambassatori mandati per lo signore marchexe de Monferrato alla mayestà del re de Franza per proferirle, et cetera, te commendamo summamente de quanto ne hay advisato et, como per altre te havemo scripto el simile, per questa te replicamo nuy aspectamo de hora in hora el spectabile domino Angelo Azayolo et un altro ambassatore Fiorentino che vanno da essa mayestà per parte della excelsa comunità de Fiorenza, et con loro mandaremo li nostri ad essa mayestà, il che serà prestissimo.
Del famiglio fo de Gerardino Zoppo, che hay lassato, ne restamo avisati, et per questa non dicemo. Ex castris nostris felicibus apud Lenum, die xxv septembris 1452.
Iacobus Rivoltella.
Iohannes.