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722. Francesco Sforza a Ventura da Parma, a Bartolomeo da Tiano e agli altri della squadra Corrado Sforza Fogliani 1452 settembre 25 apud Lenum

Francesco Sforza ordina a Ventura da Parma, a Bartolomeo da Tiano e agli altri della squadra di suo fratello Corrado Sforza Fogliani, sistemati in quel di Rivalta, di essere obbedienti a quanto comanderà il Balivo, governatore di Asti, Giorgio de Annone, luogotenente ad Alessandria e li altri che sono là e che muoveranno guerra ai nemici. La stessa disposizione è stata impartita a Manfredo di Manfredonia, conestabile dei fanti.

Strenuis viris dilectis nostris Venture de Parma, Bartholomeo de Tiano ac ceteris de comitiva Conradi de Foliano, germani nostri, allogiatis in terra nostra Ripalte.
Perché lo magnifico Bayli, governatore d'Ast et Georgio de Anono, nostro locotenente in Alexandria, et li altri nostri sonno là haverano a fare alcune cose circala roptura della guerra contrali inimici nostri, secondo gli havemo scripto, volemo, et per la presente ve commandamo, debbiate in tucto quello sarà ordinato et commandato per lo prefato magnifico Bayli et li nostri dellà prestarli debita obedientia et exequirli et obedirli quanto la nostra propria persona, non mancando in questo per quanto haveti carala gratia nostra. Ex castris nostris apud Lenum, die xxv septembris 1452.
Iacobus Rivoltella.
Iohannes.
In simili forma strenuo viro Manfredo de Manfredonia, peditum conestabili nostro dilecto.