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730. Francesco Sforza al podestà e al referendario di Tortona 1452 settembre 26 apud Lenum

Francesco Sforza scrive al podestà e al referendario di Tortona di avere avuto pessime informazioni di Domnielo e Guglielmo suo compagno, tavernieri nella villa di Sanciano, che tiene il figlio del defunto Urbano da Santarosio del vescovato di quella città sia per i loro cattivi comportamenti che per i tanti furti commessi. Vuole che facciano di tutto per catturarli. Seguono lettere credenziali alle persone in elenco.

[ 263v] Nobilibus viris, potestati et referendario Terdone.
Havimo havuto molto sinistra informatione de Domnielo et Guilielmo, suo compagno, tavernari in la villa de Sanciano la quale tene el figliolo de quondam Urbano da Sanctarosio del vescovato de quella città, tum, circa il loro mal vivere, tum etiam le grandissime robbarie che ogni dì commettano. Pertanto volemo che, recevuta questa, debiate cum ogni cauto et honesto modo et via poderiti, debiate procurare et perquirere de haverli ad ogni modo nelle mane vostre; et havendoli, volemo li debiati subito incarcerare cum bona guardia, postmodum avisandone poy nuy della detentione loro perché ve advisaremo de quanto havereti a fare. Data in castris nostris felicibus apud Lenum, die xxvi septembris 1452.
Bonifacius.
Cichus.
Littere credentiales in personam Lanzalocti Bossii, referendarii Alexandrie ad infrascriptos:
domino Moretto de Sancto Nazaro,
Sacramoro de Parma,
comiti Iohanni Angussole,
Antonello de Burgo et
Iohanni de Sipiono;
Georgio de Anono,
Petro de Pusterla et
Iohannimattheo Butigelle;
Petro de Pusterla,
domini Balivio de Sans, in personam Petri et Lanzalocti predictorum.
Iohannes.