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739. Francesco Sforza a Pietroantonio da Villa 1452 settembre 30 apud Lenum

Francesco Sforza rimbrotta Pietroantonio da Villa per la richiesta da lui fatta, a insaputa del duca, a Guglielmo di Monferrato di un salvacondotto. Se già l'avesse ottenuto, glielo rispedisca e, comunque, si guardi bene dal servirsene.

[ 266v] Spectabili carissimo nostro Petroantonio de Villa.
Havimo inteso che tu hay mandato ad impetrare salvoconducto dal signore Guilielmo et forsi l'hay obtenuto, el che non pocho ne è molesto; et maravegliamosi grandemente che, senza alcuna sapiuta nostra, habiati presumito fare tal cosa. Et perché questo è per redundare in grandissimo damno alli subditi nostri et ad gran manchamento alle cose nostre dellà, pertanto ti dicimo che debbi cessare omnino dalla impetratione de tale salvoconducto et se forse l'havesti obtenuto, che non crediamo, vogliamo che mandi ad renu(n)ciarlo et non usarlo, né lassare usare per niente; altramente facendo ne daresti materia de ritrovarse non ben contenti di te, et de demonstrarti quanto ne fosse molesto tale tuo excesso. Data in castris nostris apud Lenum, die ultimo septembris 1452. (a)
Bonifacius.
Cichus.


(a) A margine: dupplicata vii octobris.