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744. Francesco Sforza a Francesco Cagnola 1452 ottobre 1 apud Lenum

Francesco Sforza risponde a Francesco Cagnola, referendario di Tortona, assicurandolo dell'invio della licenza per il trasporto di centocinquanta moggia di frumento, quali munizioni delle fortezze di Tortona dalui richieste assecondando le esigenze espressegli dal castellano e dal capitano di lì.

[ 268r] Nobili dilecto nostro Francisco Cagnole, referendario civitatis nostre Terdone.
Havemo recevuto quattro toe littere de xxiiii, xxv et xxvi del (a) passato (b) et inteso quanto per quelle scrivi. Respondemo alle parte, et primo alla parte dellalicentia adimandi della tracta per monitione de quelle forteze nostre de Tertona, quale adimandano el castellano et capitaneo, et cetera; dicimo che semo contenti, et cossì te mandiamo lalittera dellalicentia in toa persona, alligata cum questa, como vederay, per moza cento et cinquanta de formento, siché vogli provedere a quelle forteze de victualia in quella sufficientia te parerà.
Alla parte del salvoconducto vorriano li mercadanti per respecto de Pozolo et del Bosco de potere andare cum le mercantie loro in su et in zò, et cetera; dicimo che non volemo fare alcuno salvoconducto né volemo che alcuno delli nostri habbia alcuno salvoconducto.
Alla parte de Antonio Spinula et de Pieroantonio de Villa che hanno salvoconducto et cetera, dicemo che gli habiamo scripto che non volemo gli vaglia alcuno salvoconducto et che non siano observati né quelli né altri.
Alla parte de Ferraguto havemo scripto ch'el sia mandato in la rocha de Voghiera, et maravegliamone che non sia stato mandato. Ex castris nostris apud Lenum, die primo octobris 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.


(a) Segue presente depennato.
(b) passato in interlinea.