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766. Francesco Sforza al podestà di Tortona 1452 ottobre 6 apud Lenum

Francesco Sforza ordina al podestà di Tortona di detenere Scalabrino, famiglio di Farina, fuggito con dieci ducati, e Barbero, famiglio di Andrea da Caglio, scappato con beni di Andrea. Non li rilasci fino a quando non avranno restituito la refurtiva o non abbiano dato garanzia di far ritorno.

Nobili viro potestati Terdone nostro dilecto.
Farina et Andrea da Caglio, nostri famigli, ne hanno dicto che se gli è fugito duy loro famegli, cioè Scalabrino, fameglio del dicto Farina, quale gli ha portato via del suo deci ducati, et el Barbero, fameglio de Andrea, cum certa soa robba et cose, como da cadauno deloro, o da suoy messi, seray informato. Pertanto volimo che ad ogni loro Instantia, [ 280r] overo delli loro messi, che te portarano la presente, debbi sostenire el dicti Scalabrino e Barbero, non relassandoli finchè tucti duy, et cadauno deloro, haverà restituito la robba soa al patrone, o habia promesso cum bona segurtà de tornare a stare con li suoy patroni. Data in castris nostris felicibus apud Lenum, die vi octobris 1452.
Marchus.
Iohannes.