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77. Francesco Sforza a Ludovico da Bologna 1452 gennaio 17 Lodi

Francesco Sforza a Ludovico da Bologna per avere avuto, come gli ha scritto, cento ducati d'oro da quella comunità per il carro: lo invita a riscuotere il rimanente che ancora devono i luoghi circostanti. Lo informa di aver scritto a Tortona per il vino ai soldati, a Viguzzolo e a Pontecurono per la sistemazione dei cavalli. Sa che i Tortonesi vogliono andare da lui per lamentarsi del carro, del vino e degli alloggi. Vuole che, d'accordo con Lancilotto, metta ordine agli alloggi in modo da non averne più noie.

Ludovico de Bononia.
Per doe toe littere restiamo advisati como hay recevuto cento ducati d'oro per casone del caro da quella nostra comunità, al che non accade altra resposta se non che te ne commendiamo, carricandote ad rescodere con celerità et dalì et dali lochi circunstanti tucto quello restiamo ad havere per casone d'esso carro. Per lo facto del vino havimo scripto opportunamente al podestà nostro lì, et cossì a Vigazolo et a Pontecurono che debiano acceptare quelli cavalli gli sonno stati taxati, como tu gli ordinaray, et havimo facto dirrizare esse nostre littere in mano delancilocto da Parma, quale credimo horamay debia havere recevuto. Alla parte che qui Terdonesi voleno venire qua da noy ad agravarsi per casone del carro, del vino et de quelli lozamenti, te dicemo che, venendo lì, siamo informati que respondergli. Ti stringemo bene, et cossì te commandiamo che, inten(den)dote cum dicto Lanciloto, horamay ponati ordine ali dicti alozamenti, siché più non habiamo ad recevere tante molestie, deportandove perhò humanamente, ita che niuno se possa dignamente lamentare. Data Laude, die xvii ianuarii 1452.
Cichus.