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778. Francesco Sforza a Pietro da Lonate 1452 ottobre 7 apud Lenum

Francesco Sforza scrive a Pietro da Lonate, commissario di Tortona, lodandolo per gli avvisi dati e le notizie sul castellano, cui ha scritto di comportarsi diversamente, e dicendosi contento per i contatti che ha con quelli di Pozolo.

Egregio viro Petro (a) de Lonate, comissario Terdone nostro dilecto.
Havimo ricivuta toalettera de data xxviii del passato et inteso quanto scrivi delli advisi ne hay facto, et cossì del castellano, et cetera. Dicemo che hay facto bene et [ 283r] commendiamote vogli stare vigile et attento et solicito alla cura e guardia de quella città, como semo certi faray, et advisane de quanto senti digno de adviso.
Al castellano scrivemo in forma che intenderà per modo non tegnirà simili modi, et sentendo altro vogli advisarne che gli provederimo.
Alla parte de havere quale praticha cum quelli de Pozolo, et cetera, dicemo che siamo contenti, et vedi de fare ogni opera per ridurli. Ex castris nostris apud Lenum, die vii octobris 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.


(a) Petro in interlinea su Antonio depennato.