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786. Francesco Sforza a Giorgio Del Maino 1452 ottobre 8 apud Lenum

Francesco Sforza comanda a Giorgio del Mayno, commissario e podestà di Novara di portarsi con urgenza (magari in un'ora) dalui , perché lo ha destinato ad andar dal re di Francia con gli ambasciatori fiorentini giunti in giornata dalui. Si sbrighi alasciare in ordine tutte le pratiche attinenti alla sue mansioni pubbliche per non indurlo a trattenere troppo gli inviati fiorentini.

[ 287v] Spectabili militi domino Georgio, commissario et potestati Novarie, nostro dilectissimo.
Hoge sonno gionti quali magnifici ambassatori fiorentini quali vanno alla mayestà del (re) de Franza, et perché nuy insieme cum loro gli volemo mandare uno delli nostri in nostro nome dalla prefata mayestà, havemo deliberato mandargli vuy. Pertanto volemo et ve commandiamo debiati venire qui da noy quanto più presto sia possibile, non gli perdendo hora de tempo alcuna, perché nuy facemo demorare dicti ambassatori qui fin alla vostra venuta, et perhò veniti via prestissimo, che gionto sareti qui da nuy sereti del tucto spazato, lassando bono ordine alle cose de quella nostra città et del canto dellà, per modo non possa intervenire scandalo alcuno, como meglio parerà a vuy. Data in castris nostris felicibus apud Lenum, die viii octobris 1452.
Et se vuy potesti venire qua in una hora, sforzati venirgli.
Zanninus.
Cichus.