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794. Francesco Sforza a Lancillotto da Figino 1452 ottobre 10 apud Lenum

Francesco Sforza scrive a Lancillotto da Figino di aver preso atto delle notizie dei buoi mandati a Sale per la bombarda e dell'andata di Bartolomeo da Bologna dal Balivo e della risposta avutane. Lo ringrazia per le comunicazioni fattegli e che gli farà. Gli comanda di non muoversi di lì e di attendere alle faccende che gli segnalerà il luogotenente ducale Giorgio. Lo tranquillizza accertandogli che con l'allegata ordina ai Maestri delle entrate di fargli aver venticinque ducati d'oro, che lui, a sua volta, solleciterà.

Nobili Lanzalocto de Figino, familiari nostro dilecto.
Restamo avisati per la toalettera de dì vii del presente delli bovi mandati a Sale per la bombarda et del'andata de Bartholomeo da Bologna al Bayli et della respostal'ha reportata, siché per questa non dicemo altro, se non che te commendiamo della diligentia toa et te confortamo a perseverare et advisarne continuamente delle cose delà. Et non te partiray delì fine a tanto non te scrivemo altro, et attenderay a fare quello te ordinarà Zorzo, nostro locotenente, circhale cose pertinente al stato nostro.
Alla parte che vogliamo providerte (a) per lo vivere tuo, per l'alligata scrivemo alli nostri Magistri del'intrate debiano providerte de vinticinque ducati d'oro, siché sollicitaray loro che te li faranno dare, la quale havemo sottoscripta de nostra propria mano. Ex nostris felicibus castris apud Lenum, die x octobris 1452.
Iacobo Rivoltella.
Iohannes.


(a) Segue de depennato.