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819. Francesco Sforza al referendario di Alessandria 1452 ottobre 14 apud Lenum

Francesco Sforza ordina al referendario di Alessandria di fornire per un mese pane e vino a duecento uomini che, per fedeltà allo Sforza, sono stati spazzati via dalle case loro a Cassine e ridotti al Castellazzo. Ha pure disposto che Giorgio de Annone, luogotenente lì, trovi loro ad Alessandria delle stantie dove possano stare.

Prudenti viro referendario Alexandrie, nostro dilecto.
Perché deliberamo subvenire et adiutare a tucta nostra possanza quelli poveri da Cassine, quali sonno stati deschazati de casaloro per nostro respecto, et li quali sonno reducti al Castelazo, et sonno circa ducento homini, como tu devi sapere, havemo ordinato ad Zorzo da Annono, nostro locontenente lì, che li proveda de stantie in quella nostra città dove possano stare con le persone loro. Et ultra ciò siamo disposti provederli de pane e vino per uno mese per lo vivere suo. Et pertanto siamo contenti et volimo debbi, senza altra exceptione, provedere sopral'intrate de quella nostra città del'anno presente, o futuro, che gli sia dato pane e vino per uno mese, como havimo dicto de sopra per ducento homini utili solamente, et non per più, usando in questo ogni toa diligentia che questa nostra volontà sia mandata ad effecto. Et acciò credi questa essere nostra ferma intentione, havemo sottoscriptala presente de nostra propria mane. Data in castris apud Lenum, die xiiii octobris 1452.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.