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828. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1452 ottobre 15 apud Lenum

Francesco Sforza vuole che Giorgio de Annone, luogotenente ducale ad Alessandria, assegni tanti beni immobili di quelli dei locali ribelli a Cristoforo dal Bosco per ripagarlo della roba incameratagli da Guglielmo di Monferrato, da cui è stato cacciato per aver deliberato di stare ai servizi sforzeschi. Gli faccia poi quel buon trattamento che gli provi come il duca apprezzi la sua fedeltà.

[ 305r] Spectabili Georgio de Annono, dilecto locontenenti nostro Alexandrie.
Perché el strenuo Christoforo dal Boscho è stato caciato dal signore Guilielmo et toltoli la robba soa, como tu debbi essere informato, perché l'ha deliberato stare alli nostri servicii et vivere e morire sotto l'umbra nostra, pertanto volemo, acciochè l'habia il modo de vivere, che gli faci dare et assignare tanta robba, in beni immobili, di quelli delli rebelli de quella (a) nostra città, che sia equivalente alla soa, quale luy ha perduto. Et deinde faragli fare ogni acconcio et ogni bono tractamento che ti sarà possibile, perché ello cognosca quanto havimo caro la soa devotione et fede verso nuy. Data in castris nostris apud Lenum, die xv octobris 1452.
Bonifacius.
Cichus.


(a) quella in interlinea su questa depennato.