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832. Francesco Sforza a Luca Sclavone, Bartolomeo da Bologna e Bartolomeo da Messina 1452 ottobre 16 apud Lenum

Francesco Sforza scrive ai conestabili Luca Sclavone, Bartolomeo da Bologna e Bartolomeo da Messina di aver inteso del loro bisogno di danaro. Risponde di aver scritto a Genova per averne urgentemente e di inviarli ad Alessandria in modo che sia datala sommaloro spettante.

Strenuis viris Luce Sclavono, Bartholomeo de Bononia et Bartholomeo de Messina, conestabilibus nostris dilectis.
Havemo veduto quanto ne scriveti del bisogno vostro et che vogliamo provedervi de dinari che possiati vivere, a che respondendovi dicemo siamo certissimi che la necessitate et bisogno vostro sia grande como scriveti. Et nuy [ 306r] havemo scripto a Zenova se debbia attendere cum ogni sollicitudine ad retrare cum alcuni dinari, di quali ne subvene la magnifica communità de Zenoa, et che siano mandati in Alexandria et ve sia datala vostra ratta. Siché confortiamovi stagati de bona voglia che in brevissimi dì et prestissimo ve faremo tale provisione che remanereti ben contenti et satisfacti de nuy. Ex castris nostris felicibus apud Lenum, die xvi octobris 1452.
Iacobus Rivoltella.
Iohannes.