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834. Francesco Sforza a Filippo Confalonieri 1452 ottobre 17 apud Lenum

Francesco Sforza risponde a Filippo Confalonieri, commissario di Tortona, che gli è piaciuto il ricordo che fa dei fanti e crede che, in caso di bisogno avrà quei fanti. Quanto alle guardie, tocca a lui provvedervi in modo che non succeda alcun inconveniente.

Spectabili (a) nobili domino Filippo de Confaloneriis, commissario nostro dilecto Terdone.
Havimo recevuto una vostra et inteso quanto ne haveti scripto, respondimo che a nuy piace che là sia tanta biava, como scriveti, et l'havimo havuto molto caro. Circalo facto delli fanti, lo ricordo vostro ne è piaciuto et credimo sia como vuy scriveti, cioè che ad ogni bisogno, haveresti quelli fanti. Alla parte delle scolte, dicimo che vuy, che siati là in sulo facto, ve governati in modo che non habia a seguire scandalo, né inconveniente alcuno. Ex castris nostris felicibus apud Lenum, die xvii octobris 1452.
Persanctes.
Cichus.


(a) Segue vi depennato.