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858. Francesco Sforza a Lancillotto da Figino 1452 ottobre 24 apud Calvisanum

Francesco Sforza ringrazia Lancillotto da Figino per le informazioni dategli con le sue lettere circa quanto ne è seguito dalla visita del Balivo al Castellazzo: ne ha fatto parola a Giorgio. Considerato il caso di Giorgio e tenute presenti le assenze di Pietro da Pusterla e di Giovanni Matteo Bottigella, lo esorta ad avere gran cura delle cose di lì. Ha saputo che si sono guadagnati molti buoi, procuri di averne per il carriaggio e fare quello di cui altra volta gli ha scritto.

Nobili familiari nostro dilecto Lanzaloto de Figino.
Havimo inteso quanto tu ne hay scripto per più toe littere de xviii e xviiii del presente, del tucto remanimo accompimento advisati, et de quanto hay seguito per la venuta del magnifico Baylì al Castellazo: ti lodiamo e commendiamo della diligentia e solicitudine che gli hay usata. Nuy havemo scripto e resposto accompimento a Zorzo, como siamo certi che daluy intenderay. Non curamo ad ti scrivere altro, se non che, consyderato el caso de Zorzo, vogli, per l'absentia de Petro et de Iohannematheo, essere solicito a quelle cose là et non gli usare negligentia alcuna, ma fare como siamo certi che saperay fare. [ 316r] Nuy havimo inteso che là sonno stati guadagnati molti bovi, vogli vedere de cercarne per lo nostro carregio et exequire quanto per altra te havimo scripto. Ex castris nostris prope Calvisanum, die xxiiii octobris 1452.
Persanctes.
Iohannes.